Martedì 27 agosto il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha fatto visita ai nuclei per persone disabili del Piccolo Cottolengo Milanese di Don Orione.
Ad accogliere il primo cittadino c’era tutta la famiglia orionina: ospiti, parenti, operatori e volontari.
Le parole di Don Pierangelo Ondei, Direttore dell’Istituto, hanno raccontato come, in armonia e in continuità con lo spirito del fondatore San Luigi Orione, l’Istituto vuole essere un luogo di vita prima ancora che di cura.
Il Piccolo Cottolengo, infatti, non è una semplice azienda socio-assistenziale, bensì un’opera di carità che permette di vivere a chiunque sia nel bisogno, un’autentica esperienza di amore.
Il Sindaco ha toccato con mano la realtà di una grande famiglia che, grazie alla sua profonda fede nella Divina Provvidenza, vive ogni giorno in armoniosa allegria nonostante
i limiti e le difficoltà.
Durante la visita, proseguita in forma privata, il Dott.  Sala ha osservato come la disabilità, in tutte le sue forme, si manifesta oggi.
Alcuni nuclei, nati in origine per assistere persone con disabilità congenita, accolgono attualmente un numero sempre maggiore di ospiti con disabilità acquisite.
Il loro accompagnamento comporta un impegno molto particolare: si tratta infatti di affrontare e condividere le problematiche profonde di chi ha visto la sua vita trasformarsi radicalmente.
Organizzata con il preciso scopo di andare incontro alle esigenze del singolo, l’assistenza al Piccolo Cottolengo Milanese si sforza di garantire il più alto livello di qualità di vita di ognuno. In questo senso è fondamentale l’azione degli educatori, attraverso percorsi che possono contribuire al benessere psicologico e fisico e a mantenere le capacità relazionali degli Ospiti.
Gli ospiti che hanno potuto incontrare personalmente il Sindaco hanno dimostrato tutto il loro affetto, alcuni con un semplice sorriso, altri offrendo piccole creazioni realizzate durante le attività di laboratorio.
Nelle parole del Sindaco, tutta la stima per l’opera: “Fare i fenomeni per un giorno è facile; riproporsi giorno dopo giorno è un mestiere difficile. Grazie per quello che fate per Milano”.
Sono seguiti in chiusura i saluti finali e la raccomandazione da parte di Don Pierangelo Ondei di continuare a occuparsi dei più fragili.