Lunedì 4 maggio, Ore 20

LETTERA AI FAMILIARI e COLLABORATORI

8^ informativa su COVID-19

 

Cari amici,si intravede una luce in fondo al lungo tunnel che stiamo attraversando ormai da due interminabili mesi. Il paese è entrato nella Fase 2 con la ripresa di alcune attività produttive e sociali ritenute indispensabili.

Nelle residenze socio-assistenziali come la nostra, invece, non è possibile abbassare il livello di guardia. Tuttavia non mancano alcuni segni incoraggianti, a dimostrazione del fatto che la fase più acuta dell’emergenza si va piano piano attenuando. Ormai il servizio sanitario  pubblico, finita la grande criticità creatasi negli ospedali, incomincia a dedicare un po’ di attenzione anche alle residenze per anziani e disabili, precedentemente trascurate.

Rispetto alle informazioni che vi ho dato la settimana scorsa ci sono delle novità confortanti.

Abbiamo potuto eseguire un buon numero di tamponi naso-faringei agli ospiti dei nuclei che presentavano maggiori criticità. Questo ci ha consentito di giungere ad una visione più chiara in termini di conoscenza della positività o negatività al COVID-19. In base alle nuove rilevazioni, nella giornata di giovedì 30 aprile siamo stati finalmente in grado di costituire nuclei omogenei: gli ospiti positivi in settori separati da quelli negativi. Questa operazione consentirà un contenimento dell’epidemia ed una più adeguata gestione igienico sanitaria di ospiti ed ambienti, nonché un’applicazione di procedure adeguate alle diverse situazioni.

Dai tamponi effettuati nell’Area Disabili abbiamo rilevato  la presenza di 3 ospiti positivi in RSD e 4 in CSS. Erano asintomatici o paucisintomatici, quindi difficili da riconoscere. Sono stati prontamente trasferiti in altri reparti. Mentre 3 ospiti,  precedentemente positivi, si sono negativizzati.

Dal Suor Marziana e dal Suor Barbara 1 è emersa la confortante notizia che dei 30 ospiti positivi al tampone eseguito una ventina di giorni fa, ora risultano guariti in 17. Ciò ha permesso di trasferire temporaneamente tutti gli ospiti positivi nel nucleo Suor Barbara 1, mentre nel nucleo Suor Marziana vi sono ora solo esclusivamente ospiti risultati negativi.

Allo stato attuale, dopo i trasferimenti effettuati, tutti i reparti CSS e RSD sono COVID-negativi: Don Zanichelli, Suor Ada, Bassetti 1, Bassetti2 e Don Masiero.

Anche un’area della Riabilitazione (parte destra dall’ingresso) è tornata tutta negativa, mentre l’altra (parte sinistra) accoglie pazienti ancora positivi.

In tutti i nuclei è stata fatta nuovamente disinfezione da ditta specializzata per Covid-19.

Non è stato facile trasferire gli ospiti da un nucleo all’altro in base alla loro positività o negatività. Ci sono dei risvolti affettivi e psicologici importanti che entrano in gioco. Il nucleo in cui vivono da tempo è la loro casa, la loro attuale famiglia. E’ come se avessero ricevuto un ordine di sfratto ad essi difficilmente comprensibile. Ringrazio tutti gli operatori per la pazienza e le parole di convincimento che hanno saputo usare, spiegando che al più presto, appena terminata l’emergenza, tutti torneranno a casa.  

Da aggiungere alle aree non infettate dal virus  anche l’intero padiglione Don Sterpi, con i suoi tre nuclei di RSA. Qui il contagio non è mai arrivato e tutti gli sforzi sono volti a mantenere questa situazione. Quando qualche ospite presenta sintomi di varia natura viene  prontamente effettuato un tampone di controllo che sin ora ha  dato, per tutti, risultato negativo. Siamo in attesa dell’esito di altri quattro tamponi effettuati oggi.

Al Suor Barbara 1 è stato creato un nucleo per soli ospiti positivi. Aggiungo che sono tutti in buone condizioni di salute, tranne un paio che, per patologie pregresse non riconducibili al virus, sono in ossigenoterapia a basse dosi.

 

Per quanto riguarda il Suor Barbara 2, il Montini e il Mater Dei (azzurro e arancio), giovedì scorso (30/04/2020) si è potuto effettuare a tutti il secondo tampone per verificare l’esito delle terapie. Nella prima mattinata di oggi sono giunti i risultati. Al Mater Dei su 35 ospiti analizzati, sono risultati positivi in 18, e negativi in 17. Rispetto a tre settimane fa i positivi, che erano pressoché la totalità, ora sono dimezzati.

Ancora migliore il risultato ottenuto ai due nuclei Alzheimer, Suor Barbara 2 e Montini, dove i negativi sono 26 rispetto ai  6 positivi. Anche in questo caso siamo davanti ad una netta inversione di tendenza che ci gratifica e incoraggia.

I nostri medici, come di consueto, hanno già cominciato a mettersi in contatto con le singole famiglie per comunicare personalmente gli esiti del test. Li ringrazio ancora una volta per la competenza professionale e, ancor più, per l’attaccamento che mostrano ad ospiti e familiari.

Nella giornata di domani si procederà, dopo la disinfezione degli ambienti, a creare, anche in questo settore, nuclei omogenei. Il Montini diventerà un reparto per soli ospiti negativi. Il Suor Barbara 2 sarà suddiviso in due: metà area per negativi e, con uno spazio intermedio, metà area per ospiti positivi.

Il Mater Dei azzurro sarà un nucleo COVID-19 negativo, mentre il Mater Dei arancio ospiterà le persone positive. Due degli ospiti del Mater Dei sono da giorni ricoverati in ospedale. Uno di essi dovrebbe rientrare domani.

 

Veniamo ora ai nostri operatori.

Permane la direttiva del Servizio Sanitario Regionale di sottoporre alla prova del duplice tampone (a distanza di 48 ore) esclusivamente gli operatori che rientrano dalla malattia e non quelli in servizio. La scelta viene giustificata con la carenza di tamponi e la difficoltà dei laboratori ad analizzarne un numero elevato. Ci auguriamo che l’Amministrazione Pubblica dia i segni di efficienza che tutti ci attendiamo e sia in grado di porre rimedio al più presto a questa difficoltà.

 

Per quanto riguarda più specificamente il Don Orione, dopo che l’ATS aveva lentamente iniziato a convocare gli operatori per eseguire i tamponi in sede, dal 21 Aprile  l'esecuzione dei test abbiamo  potuto farla a domicilio,  grazie a due infermieri messi a nostra disposizione dalla Protezione Civile. Una tal forma di collaborazione è stata particolarmente utile a velocizzare i tempi di rientro ed è un modello che l’ATS di Milano vorrebbe riprodurre anche in altre strutture residenziali similari. Purtroppo con oggi i due infermieri hanno terminato il loro mandato e rientreranno nelle proprie Regioni. Il nostro Direttore Sanitario cercherà di ottenere dall’ATS  la disponibilità di altri infermieri per non chiudere questa modalità operativa che si è rivelata particolarmente efficace.

Ma veniamo ai numeri.

Fino al 30 aprile erano rientrati dalla malattia solo 2 operatori.  A partire da oggi, e scaglionati per l’intera settimana, è previsto il rientro di altri 25 . Sono dati incoraggianti, perché si tradurranno in un miglior servizio agli ospiti che avranno il conforto di rivedere volti familiari e rassicuranti. In questo  periodo hanno dovuto sopportare la sofferenza degli ambienti chiusi e, soprattutto, la pena della mancanza dei parenti, degli amici e dei volontari.

Al termine della presente settimana, dopo i rientri di cui ho detto, ci mancheranno ancora 43 operatori (di cui 7 assenti per congedo parentale), il cui rientro costituirà un’altra boccata d’ossigeno.

 Anche oggi vi scrivo dal mio luogo di ”segregazione” momentanea, dove dovrò restare ancora per pochi giorni, spero. Ringrazio per le molte testimonianze di vicinanza che mi avete fatto pervenire, direttamente o indirettamente. Ma la cosa che mi sta più a cuore non è tanto la mia personale salute, quanto quella degli ospiti. E ringrazio il Signore perché a condividere questa gerarchia di valori, oltre a noi religiosi, ci sono tutti i collaboratori laici, da quelli che hanno responsabilità elevate  fino a coloro che svolgono i servizi più umili, ma pur sempre importanti. Li ringrazio tutti, perché sono essi, attraverso la loro professionalità e la loro sensibilità umana, a rendere attuali i valori che Don Orione ha voluto mettere a fondamento di questa sua Opera.

 Alcuni ospiti mi chiedevano (prima che iniziassi l’isolamento): “Ma quando vengono i parenti a trovarci? Quando possono entrare i volontari?”.  Credo siano domande che vi ponete anche voi.

Per il momento ragioni di sicurezza e di preservazione della salute degli ospiti (ma anche vostra), ci consigliano di pazientare ancora. Alla fine la gioia dell’incontro risulterà ancora più grande.

 Siamo arrivati al termine di questa comunicazione.

Aggiungo ai miei saluti anche quelli dei superiori della Congregazione: Don Tarcisio Vieira (Direttore Generale) e Don Aurelio Fusi (Direttore Provinciale). In questo periodo oscuro ci sono stati costantemente vicini con la richiesta di informazioni, l’incoraggiamento e la preghiera, così come hanno fatto tanti sacerdoti, suore e amici che ci conoscono.  Noi facciamo l’esperienza che il nostro Piccolo Cottolengo è una famiglia. Ma questa famiglia ha confini molto grandi, che vanno ben oltre il perimetro dell’Istituto e ben oltre la città di Milano.

Con tutti vogliamo sentirci “un cuor solo ed un’anima sola”, come la Sacra Scrittura si esprime riferendosi ai primi cristiani che avevano accolto la fede in Gesù.

 A presto.

 

                                                                       Don Pierangelo Ondei, Direttore