Sabato 12 gennaio alle ore 16 il Direttore Generale dell’Opera Don Orione Don Tarcisio Vieira ha incontrato, presso la Sala Don Sterpi, una bella rappresentanza della famiglia orionina milanese (Operatori del Piccolo Cottolengo, Volontari, Ex-allievi, Parrocchiani, Suore e Religiosi). 

L’incontro si è sviluppato intorno a una riflessione sul carisma orionino visto come uno stimolo per combattere la cosiddetta "cultura dell'indifferenza", che è sempre più presente nell'attualità del nostro mondo e che, purtroppo, sta condizionando, negativamente, i nostri rapporti.

Padre Vieira ha ricordato quanto ha già detto Papa Francesco in tale senso e ha recuperato una frase di Don Orione del 1920, ma che sembra definire anche questo nostro tempo: "Viviamo in un secolo che è pieno di gelo e di morte nella vita dello spirito; tutto chiuso in sé stesso".

In seguito il Direttore Generale, per aggiornare la comunità milanese sulle notizie della famiglia orionina nel mondo, ha presentato alcuni progetti, ma partendo sempre da qualche spunto di riflessione per poter contrastare, in modo orionino, la diffusa "cultura dell'indifferenza".

«La compassione – ha rilevato il Direttore generale – deve essere accompagnata da qualche riposta concreta nella linea del "Vedere e servire Cristo nei poveri", "perdendo tempo" con il bisognoso, "toccando" la sua carne, "la carne di Cristo"». E ha illustrato questo atteggiamento ricordando l'esperienza missionaria dei tre religiosi orionini che sono andati nella diocesi di Tabora, in Tanzania, per il servizio diretto, semplice e quotidiano ai poveri più poveri.

Infine, Padre Vieira ha sottolineato che la dinamica della carità orionina non è direzionata solo alla prima assistenza, tipo "pronto soccorso", ma ha l'obiettivo anche di promuovere la formazione dei bambini e dei giovani perché, nelle loro nazioni, possono essere protagonisti di una società migliore. Ha poi presentato il dinamismo di carità orionina realizzato nel Madagascar dove "all'ombra di una chiesa c'è sempre una scuola" ed ha ricordato, con espressioni di gratitudine, che i progetti educativi nel Madagascar sono sostenuti economicamente dal prezioso aiuto del Sostegno a Distanza, organizzato anche al Piccolo Cottolengo di Milano. Ha concluso ricordando che lo stile orionino per vincere la cultura dell'indifferenza «è avere gli stessi sentimenti e atteggiamenti di Don Orione: compassione, vicinanza e impegno verso il futuro».

L'incontro è proseguito, poi, con un momento durante il quale i partecipanti hanno potuto approfondire la conoscenza con le altre persone presenti. La giornata del 12 si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa presso la Parrocchia "San Benedetto".

La giornata successiva è stata tutta dedicata all'incontro con i membri del gruppo degli Oblati di Don Orione. Una pausa nell'incontro solo per la celebrazione della Messa nella Cappella del Piccolo Cottolengo.