Martedì 11 febbraio si è celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Malato, istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II.
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro” è la frase del Vangelo di Matteo che ha caratterizzato questo giorno di fede.
Alle ore 10.30 tutta la grande famiglia del Piccolo Cottolengo si è radunata presso la Chiesa Parrocchiale di San Benedetto per celebrare con viva fede questa ricorrenza.
Durante la celebrazione è stata impartita l’Unzione degli Infermi a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.
Questo sacramento dà forza e speranza e fa sentire a nostri malati la vicinanza di Dio, in tutta la sua misericordia.
Gioiosi canti e gesti simbolici hanno accompagnato i momenti più significativi: all’offertorio, con il pane e il vino sono stati portati all’altare dei doni speciali.
Una candela, segno della Luce di Cristo nel mondo, che va sempre alimentata perché la fede ricevuta nel Battesimo sia sempre viva in noi, una teca, che rappresenta l’attenzione verso gli ammalati che l’intera comunità, attraverso i Ministri Straordinari della Comunione dedica a quanti non possono recarsi in chiesa, con la visita nelle loro case rendono presente Cristo che consola, un camice, segno del servizio che con amore e professionalità volontari e operatori prestano per i più sofferenti e dei fiori, che nella loro varietà, raccolti in un unico mazzo vogliono rappresentare tutti noi, nelle nostre diversità ma raccolti in una sola famiglia.
Proprio come quei bellissimi fiori, la famiglia del Piccolo Cottolengo si è dimostrata ancora una volta unita, dimostrando che se ci amiamo gli uni gli altri, aprendo il nostro cuore allo Spirito Santo, si supera ogni tipo di sofferenza!